DOLOMITI DI BRENTA TRAIL
LUNGO
64km - 4.200m D+
Cancelli orari
Andalo (inizio salita): 1h 10′ / ore 07.10
bivio 64k/45K inizio val dei Cavai: 2h 40′ / ore 08.40
incrocio sentieri 370/301 nei pressi del P.sso. Gaiarda (ricongiungimento due percorsi): 6h45′ / ore 12.45
rif. Graffer: 7h 45′ / ore 13.45
rif. Tuckett: 9h 45′ / ore 15.45
rif. Pedrotti: 12h 30′ / ore 18.30
rif. Croz dell’Altissimo: 14h 15′ / ore 20.15
Descrizione del percorso
Il Dolomiti di Brenta Trail parte dalla splendida spiaggia del lago di Molveno.
Si raggiunge così in breve via Lungo Lago che si percorre per qualche centinaio di metri sino ad intersecare la SS 421, si svolta a destra ed in discesa si raggiunge il ponte che separa il lago di Molveno dal lago di Bior.
Pochi metri dopo il ponte diparte sulla sinistra il sentiero SAT 605, subito in ripida salita.
Il tratto con pendenza sostenuta è peraltro breve; dopo questa prima salita infatti il percorso prosegue su strada forestale alternando tratti pianeggianti a brevi salitelle rimanendo accanto al Rio Lambin.
Poco prima di raggiungere la SS 421 nei pressi di Andalo (al km 3,8 circa), si devia per single track a destra e si sale fino al parcheggio in prossimità della partenza della seggiovia Valle Bianca; si tiene la sinistra dell’ampio parcheggio e si segue via Laghet per scendere poi verso piazza Dolomiti e la strada statale.
Si attraversa la carreggiata in corrispondenza dell’attraversamento pedonale e lungo il marciapiede si prosegue verso piazza centrale e dunque si svolta leggermente a sinistra e poi subito a destra per percorrere via Priori.
Si raggiunge così l’evidente segnaletica SAT che ci indica la direzione del sentiero 301 verso Malga Spora.
Qui viene posto un primo cancello orario (km 5,5 circa – 1h 10′ tempo massimo).
Inizia qui la salita!
Si raggiungono in breve i Masi Pegorar, si svolta a destra ed in breve a sinistra con sentiero SAT 301 che subito si presenta molto ripido.
Dopo il tratto iniziale il sentiero interseca alcune volte la strada forestale che sale verso Malga Dagnola Bassa.
Al km 8 circa la forestale prosegue con tornante sinistrorso mentre il sentiero 301 prosegue dritto in single track.
Il sentiero 301 prosegue ora alternando tratti in salita ad alcune brevi discese e falsopiani. In alcuni tratti vi sono dei cordini metallici per aumentare la sicurezza del passaggio che rimane comunque su sentiero agevole e largo.
Nei brevi tratti in questione si invita comunque a non effettuare sorpassi di altri partecipanti!
Si giunge così alla diramazione tra il sentiero che prosegue verso malga Spora (SAT 301) e quello che si addentra nella Val dei Cavai (SAT 302 – 338).
cancello orario (km 10,5 – 2h 40)
Il percorso prosegue quindi nella Val dei Cavai lungo il sentiero SAT 338. Si sale gradualmente sino alla Sella del Montoz (2327 m. – km 13,5).
Si scende ora sul versante opposto guardando verso la Val di Non sempre lungo il sentiero SAT 338 fino a raggiungere Malga Campa (1882 m. – km 16).
Si percorre ora il sentiero SAT 370 ed in breve si affronta una ripida seppur breve salita; si prosegue poi su bei sentieri sino a Malga Loverdina (1771 m. – km 18,20) e quindi si percorre il sentiero SAT 339 sino a Malga Quetta – Malga Termoncello (1886 m. – km 19,5).
Si prosegue ora su sentiero SAT 330 con alternanza di leggeri saliscendi sino a raggiungere Malga Flavona (1860 m. – km 25,2) da dove si inizia a risalire lungo il sentiero SAT 371.
Attenzione: poco dopo Malga Flavona si risale ripidamente per un breve tratto al termine del quale si deve rimanere sul sentiero 370 evitando il 371B che condurrebbe direttamente al passo Groste.
Si risale invece il bellissimo Campo di Flavona fino ad intersecare il sentiero SAT 301 che proviene dal passo della Gaiarda.
All’incrocio tra i sentieri 370 e 301 vi è un cancello orario (2189 m. – km 29 – 6h 45′); gli atleti che non transiteranno entro il tempo indicato saranno invitati a ritornare verso Andalo per consentire un più agevole rientro.
Ritornati dunque sul sentiero SAT 301 si svolta a destra e ci si dirige verso il Passo Grosté. Il percorso rimane in quota, per la maggior parte corribile pur presentando alcuni brevi tratti in salita.
Si raggiunge pertanto il Passo Grosté (2442 m. – km. 32,20) e si scende velocemente percorrendo la strada bianca sino al rif. Graffer (2261 m. – km 33,5).
Al rif. Graffer vi sarà un cancello orario (7h 45′).
Dal rif. Graffer si scende pertanto brevemente lungo il sentiero SAT 331 per svoltare presto a sinistra e intraprendere il sentiero SAT 382 che con bella discesa conduce a Malga Vallesinella Alta (1681 m. – km. 37,5); nei pressi della malga si svolta a sinistra in direzione Rif. Casinei.
Si percorre il sentiero SAT 317B e si perviene in leggera salita al rif. Casinei (1826 m. – km 39).
Si tiene ora la sinistra verso il rif. Tuckett: sentiero SAT 317 che dapprima in mezzo a largo bosco e poi in campo aperto ci conduce ai piedi della vedretta di Brenta Inferiore che culmina con la bellissima Bocca del Tuckett.
Al rif. Tuckett ci sarà un cancello orario (2272 m. – km 41,5 – 9h 45′).
Si scende ora lungo il sentiero SAT 328 denominato Sentiero del Fridolin al termine del quale si deve prestare attenzione alla conformazione particolare del terreno (sassi obliqui) che in caso di pioggia o forte umidità può diventare insidioso. Anche in questo tratto è opportuno evitare di superare altri partecipanti procedendo con prudenza (poche decine di metri).
Si raggiunge così il sentiero SAT 318 che risale la Val Brenta Alta attraversando gallerie scavate nella roccia e percorrendo facili e larghe cenge (alcuni brevi tratti rassicurati da un cordino metallico con sentiero che rimane comunque sempre agevole), sino a pervenire al rif. Brentei (2182 m. – km 45,5).
Si continua ora in ambiente fantastico tra il Campanil Basso, la Cima Tosa ed il Crozzon del Brenta con sentiero (sempre il sentiero SAT 318) che attraversa i ghiaioni sulla destra orografica della valle (sinistra salendo) fino a raggiungere un breve pianoro solitamente con neve perenne che si risale fino alla base della parete rocciosa che ci si para dinnanzi.
A questo punto ci si tiene sulla sinistra e si risale faticosamente il ghiaione che permette di aggirare il tratto attrezzato e raggiungere gli ultimi pendii innevati e quindi la Bocca di Brenta (2552 m. – km 48,5).
Il rif. Pedrotti è ormai in vista. Si affrontano con attenzione i primi metri di discesa e si raggiunge velocemente il rif. Pedrotti (2491 m. – km 49,5) dove è previsto un cancello orario (12h 30′).
Dal rif. Pedrotti inizia la lunga discesa verso valle. Si segue dunque il sentiero SAT 319. Attenzione nei primi metri. Si raggiunge poi comodamente la piana sottostante della Busazza ed il vicino Baito dei Massodi.
Nel tratto successivo prestare attenzione in caso di terreno bagnato.
Con numerose zete o lungo i tantissimi sentieri presenti si scende infine sino al rif. Selvata (1657 m. – km 53,5).
Si percorre ora il sentiero SAT 340 prestando attenzione nei tratti più stretti e sui ponti (con cordini per agevolare ed assicurare la discesa) fino a raggiungere il rif. Croz dell’Altissimo (1491 m. – km 55) dove è previsto un cancello orario (14h 15′).
Sempre rimanendo sul sentiero SAT 340 ci si dirige ora verso il rif. Pradel, dapprima in piano e poi in leggera salita (l’ultima!).
Si oltrepassa il rif. Pradel (1359 m. – 59 km) e si riprende a scendere con direzione Andalo. Fatte alcune centinaia di metri si trova segnaletica che ci indica la direzione di Malga Brugnol e Molveno (km 59,5).
Si scende ora sino a sbucare nella parte alta dell’abitato di Molveno. Si percorre Via Belvedere per circa centocinquanta metri ed al termine del largo tornante si prende lo stretto percorso pedonale a destra che in breve ci conduce alla partenza della Funivia del Pradel.
Si attraversa ora con ATTENZIONE la strada principale e si scende dall’altra parte della strada lungo via Garibaldi che ci porta in centro sino in Piazza S. Carlo (Chiesa).
Si svolta ora a sinistra e si scende per percorso pedonale sino al ponte che separa il lago di Molveno dal lago di Bior; si rimane sulla sinistra della strada provinciale e si scende a bordo lago dove si svolta subito a destra per passare sotto la strada provinciale.
Non resta ora che percorrere il magnifico lungo lago, attraversare il ponte sul Torrente Maso e raggiungere la zona di arrivo (64 km).